“Dopo di Noi”, una opportunità da non perdere

Introduciamo i contenuti di queste pagine con un racconto mitologico, giunto a noi dallo storiografo romano Gaio Igino, che ci aiuta a comprendere il ruolo, per così dire, economico-sociale dell’attenzione speciale ai disabili.

Nel racconto, Cura dà forma all’essere umano plasmandolo con del fango. Giove, invitato da Cura a infondere lo spirito al suo pezzo di creta, volle imporre il suo nome, ma Terra intervenne reclamando che venisse data a questo creatura il proprio nome, perché aveva dato ad essa parte del proprio corpo. Saturno, eletto giudice, decise che questa creatura si sarebbe chiamata Homo (da humus, fango), che Giove avrebbe avuto lo spirito al momento della morte (anima), mentre la Terra ne avrebbe ricevuto il corpo; ma Cura lo avrebbe posseduto per tutta la vita, poiché per prima gli ha dato forma. Cura dà forma al fango conferendogli così dignità umana. E’ in ciò lo scopo ultimo del “Dopo di Noi“: quello di dare “forma” alla vita di coloro che versano in particolari situazioni di vulnerabilità.

Si cercherà di offrire una opportunità per conoscere, approfondire e discutere sul “Dopo di Noi”, introdotto nel nostro panorama legislativo dalla Legge 22 giugno 2016, n. 112 dal titolo: “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”. Si tratta di un “giacimento” di informazioni che ci auguriamo possa risultare utile ai cittadini interessati, agli operatori e, perché no, ai decisori politici per meglio operare su questa delicata tematica che tocca le vite di tante persone e per la quale si potrebbero aprire opportunità di miglioramento della qualità della vita dei disabili gravi e delle loro famiglie.

Per una presentazione organica della legge vi rimandiamo alla Pagina “La legge per il Dopo di Noi“, qui ci limitiamo a sottolineare alcuni requisiti indispensabili per una corretta applicazione della normativa e per una sua efficace realizzazione.